La Via Salaria è una delle vie consolari costruite dagli antichi romani: va da Roma a Porto d'Ascoli sul mare Adriatico. Il suo nome deriva dall'utilizzo che se ne faceva: il trasporto del sale, una risorsa fondamentale per l'alimentazione e la conservazione dei cibi.
Quando i Romani soggiogarono i sabini, prolungarono la salaria fino a Roma, collegando così il Tirreno e l'Adriatico. La Salaria diventò a tutti gli effetti una strada romana, regolamentata dalle leggi romane, diventando la strada più importante dell'Impero.
Raggiungeva la città sabina di Rieti, dove attraversava il fiume Velino con il Ponte Romano di Rieti, raggiungendo il foro sul quale si apriva la Porta Romana. La via usciva da Reate costeggiando il fiume Velino, raggiungendo l'alta Civitas Ducalis, l'attuale Cittaducale, e successivamente Vicus Reatinus, nella Piana di San Vittorino. Una pietra miliare della Via Salaria è visibile nella cripta della Cattedrale di Rieti, dove è stata riutilizzata come colonna.
La Via Salaria fu anche un importante punto strategico:
Nella seconda guerra Gallica, la Salaria venne utilizzata come vero e proprio accampamento dai Galli, che riuscirono così a penetrare il territorio romano con forze ingenti.
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Alice Colantoni, Arianna Bistoni
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